lunedì 16 novembre 2009

Domande e Risposte







Circa un anno fa, ho provato a porre la domandaDomanda:






“Secondo te qual’è il messaggio più importante del Natale?”






“Noi siamo Cristiani solo perché andiamo a messa 4 volte al mese? Perché facciamo un incontro in parrocchia? Cosa vuol dire essere cristiani per te ?”






Ho raccolto le risposte in un file, e il risultato mi ha sorpreso moltissimo, è meraviglioso vedere come la domanda sia la stessa ma le risposte siano ognuna speciale:






Domanda: “Secondo te qual’è il messaggio più importante del Natale?”

DON FABIO MONTINI (sacerdote della nostra parrocchia,sulla trentina d'anni) : ”Il messaggio più importante del Natale è che Dio desidera accorciare le distanze con noi! è il racconto ricco di immagini e simboli riguardo ad un Dio presente ed un uomo assente... e questo deve farci pensare! Ciao




DON NELSON: “Cristo nascendo in mezzo a noi ha fatto dell’umanità un'unica famiglia”




IVAN (seminarista a Roma, Ucraino) : “Fede, Amore e Speranza che Dio dona a noi, nonostante che siamo pieni di peccati. Questo e piu importante secondo me!”




SAMUELE (il mio amico Sam,volontario focolarino sulla sessantina d’anni) : “Natale è il giorno in cui l’umanità si è scoperta abitata da Dio.. la speranza irrompe nella vita di ogni uomo,lo illumina da dentro e lo rende capace di vedere la storia con gli occhi di Dio”




ADRIANO (terziario francescano) : “il Natale non è il ricordo,ma lo stupore di un Dio che insistentemente è nei paraggi e sorprendetemente opera”

Domanda: “Noi siamo Cristiani solo perché andiamo a messa 4 volte al mese? Perché facciamo un incontro? Cosa vuol dire essere cristiani?”




DON DAVIDE BANZATO (Responsabile dell’evangelizzazione di strada di Nuovi Orizzonti):
“La mia risposta è semplice: essere Cristo! Gesù stesso ci chiede questo... non di comportarci bene o di fare qualcosa, ma di essere Lui! Non per niente ci ha donato se stesso da ricevere perchè possiamo diventare "concorporei" con Lui!”




SAMUELE (il mio amico Sam,volontario focolarino sulla sessantina d’anni):
“beh le domande sono sicuramente provocatorie...per essere dei veri cristiani
occorre innanzitutto .......FARE LA SCELTA DI DIO..questo penso sia
prioritario.. altrimenti corriamo il rischio di essere delle brave persone.. che
vanno a messa che vanno agli incontri in parrocchia...che sono impegnati in
tantissime opere sociali..ma che in realtà non si spendono totalmente per DIO...
nel senso che quello che fanno anche se animate da tutte le buone intenzioni un
pò lo facciamo anche per noi... magari per giustificare il pi§ delle volte le
nostre debolezze, per metterci in mostra, per fare vedere agli altri che noi
siamo piu bravi ..xtroppo in tutto questo non c è niente di cristiano. Occorre
quindi fare la scelta dio..mettere cioè dio al primo posto...e qui occorre una
vera e propria conversione di cuore e di mente...un salto di qualità che una
volta fatto ti proietta nel cuore di dio...e DIO ESSENDO AMORE...ti ricambia
con generosità....e lui ci ha promesso il centuplo in questa vita e la vita
eterna.allora quando vai a messa sai di andare incontro a GESU ..sai di andare
a trovare l amore per eccellenza...Dio ...quel DIO CHE PER AMORE DELL UOMO è
SALITO IN CROCE
... e li nel segreto del tuo cuore inizi con lui un diaologo d
amore aperto sincero vivo...se soffri soffri con lui gli offri le tue croci..
se sei felice condivdi la tua felicità con lui..alla fine ricevi LUI DENTRO DI
TE
...allora li l amore si fa concreto.. il piu forte vince sul piu debole..ti
divinizzi...e qui tutto si trasforma....dolore e amore sono una cosa sola...
Dopo la messa il dialogo con LUI Continua nei fratelli.. xche LUI VUOL ESSERE
TROVATO AMATO NEL FRATELLO
...quel fratello che la volontà di dio ci mette
accanto..cosi il cielo si riversa sulla terra e tutto il nostro fare il nostro
pensare il nostro agire è in funzione di LUI.. nel fratello che vogliamo amare
per Dio...allora tutto il nostro agire acquista significato. e dove DIO PASSA
FIORISCE ANCHE IL DESERTO...
questo è il mio pensiero.. occorre amare Dio per
DIO e il prossimo per >DIO...ciao samuele”

DON NELSON : questo significa essere cristiani fare nostro l'ideale di Gesù AMARE.. AMARE TUTTI.. SENZA ASPETTARSI NULLA.. VEDERE GESU' IN TUTTI.. CONDIVIDERE GIOIE E DOLORI...
INSOMMA CERDERE CHE L'AMORE E' LA FORZA PIU' GRANDE DELLA TERRA E LA PUO' RENDERE UN PARADISO...e FAR SI' CHE ALTRI VIVANO COSI'...

MA TI DICO CHE DA SOLI E' DURA.. ALLORA E' UN DONO AVERE QUALCUNO CON CUI FARE UN PATTO DI UNITA' IN QUESTO IDEALE..LA TUA RAGAZZA.. ALTRI GIOVANI IN PARTICOLARE DEL MOVIMENTO GEN CHE CREDONO IN QUESTO E INSIEME LO PORTANO AVANTI.. NON SEI SOLO MA SIAMO IN TANTI.....

LA MESSA E IL TROVARSI DIVENTANO COME IL COMBUSTIBILE PER AVERE IN NOI L'AMORE DI GESU'

RITA CORUZZI (ragazza in carrozzella che andando a Lourdes per ottenere la guarigione fisica,ha ottenuto la conversione spirituale) La domanda che mi fai é semplice e difficile nello stesso tempo, ma credo che per essere un cristiano non basti certo andare a messa tutte le domeniche o conoscere le preghiere. Essere cristiano secondo me vuol dire lasciare entrare Dio nella nostra anima, e lasciare che Lui guidi la nostra esistenza, pensare che la vita che stiamo vivendo non é di nostra proprietà, ma è di Dio. Un cristiano deve avere fiducia in Dio e abbandonarsi alla sua volontà, e comportarsi come Gesù si è comportato, rispondendo al male con il bene, benedicendo e non maledicendo, perdonando anche chi sembra impossibile da perdonare, e vivere completamente nell'amore. Come si riconosce un cristiano: se incontrate una persona serena, che ha uno sguardo ottimista nei confronti della vita, ed è sempre sorridente nonostante le prove che deve affrontare, e non risponde mai con il male, ma sempre con il bene, quella persona ? un cristiano. Spero di averti risposto in maniera esauriente, se non è stato così mi dispiace, è il meglio che ho saputo fare. Per l'incontro di venerdì, pregherò per tutti voi. Scrivimi ancora quando vuoi.
Un abbraccio
Rita

IVAN Io sto abbastanza bene, ho cominciato i miei esami e fino a adesso tutto a posto. A proposito della domanda..... Grazie mille, perche mi fai ritornare a pensare della mia vita perchè correndo ogni giorno per fare le cose necessarie, alla fine la vita si è passato ma tu non l'ha vissuto, almeno si pensa cosi. Non lo so? Cosi le tue domande mi fanno fermarsi.... per questo ancora grazie!Sai la liturgia celebrata nel rito bizantino, quella di San Giovani Crisostomo si finisce con le parole Sac. "usciamo in pace"Coro "Nel nome del Signore"Sac. " Pregiamo al Signore"Coro. "Signore pietà"acc. cioè la liturgia (che si traduce affare comune) per noi cristiani non si finisce mai, il nostro obbligo di cominciare la Liturgia nel mondo contemporaneo. Cioè nel ogni minuto della nostra vita dobbiamo comportarci cosi come durante la messa in chiesa stando davanti a Dio. Dobbiamo vedere il Dio nei nostri prossimi e allora comportarsi con loro come con Dio cioè con carità. Dobbiamo oppure fare tutti i nostri affari come per Dio, facendo tutto possibile per farli meglio. Cioè dobbiamo portane per questo mondo tutto quello che ci ha portato Gesù, dobbiamo fare tutto per migliorarlo, dare se stesso per altri anche se alla fine riusciamo dare solo un sorriso a uno disperato e otteniamo le parole brutte come stipendio da tutti altri...Madre Teresa ha detto che essere sant per cristiani non è un privilegio ma un OBBLIGO!!! per questo Come ha detto San Agostino dobbiamo vivere la vita con pensiero che tutto dipende da Dio ma lavorare con pensiero che tutto dipende da noi cioè con tutte le nostre forze.Se facciamo tutto questo tanto ci abandone senza capirci ma vale la pena per essere felici.Questo sono i miei pensieri, almeno questi che sono venuti alla mente in questo momento.Grazie ancora e salutami tutti!

DON FABIO MONTINI La prima cosa che mi viene in mente è che tutti quegli esempi fatti nella domanda provocatoria sono una conseguenza dell'essere cristiani, ma non sono il motivo che ci ha spinti a proseguire un cammino cristiano. Io mi sento cristiano prima di tutto perché "mi sento di Cristo", sento profonda affinità con il messaggio di speranza che Gesù ha condiviso con noi.



giovedì 10 settembre 2009

Gesù ti ama e perdona...


Gesù ti ama e ti perdona sempre...
...anche quando hai i chiodi e il martello nelle mani!

venerdì 4 settembre 2009

Nek - Per non morire mai

Uno dei testi di una canzone più belli che abbia mai sentito.
Qua il video, meraviglioso: http://www.youtube.com/watch?v=QdRhALuorJ0

Nek - PER NON MORIRE MAI
Muore lentamente chi cammina tra la gente a testa in giù e non la vede più,
muore lentamente chi rifiuta di ascoltare nuove idee che non siano sue,
muore chi non ha passione, chi per abitudine fa la stessa via, chi sta fermo al primo piovere,chi si lascia escludere dalla nostalgia..

cercami tra gli uomini quelli che ci credono,posso perdere ma non finisce mai
cercami ti resterò vicino

muore chi non rischia mai,chi per non avere guai pensa ai fatti suoi,
muore lentamente chi ha paura di sentimenti e per eluderli non s'innamora più,chi sta di fronte ad un oceano e non riesce a credere all'eternità,chi in mezzo ai dubbi non sà scegliere,chi non sà più vivere con curiosità quindi..

cercami tra gli uomini quelli che ci credono posso perdere ma non finisce mai quindi..
cercami nei battiti tu cercami e mi troverai,nei colori ancora incerti di un mattino da dove mi vorrai quindi cercami,tra gli uomini quelli che si fidano se vuoi cercami mi riconoscerai,nelle mani che accarezzano e sguardi che si incontrano nelle voglia di gridare che ci sono per non morire mai, per non morire mai.

lunedì 31 agosto 2009

Morgan Weistling - KISSING THE FACE OF GOD (2001)


Promesse fatte dalla Beata Vergine Maria al Beato Alano de La Roche per chi recita il Santo Rosario.


PROMESSE FATTE DALLA BEATA VERGINE MARIA AL BEATO ALANO DE LA ROCHE PER CHI RECITA IL SANTO ROSARIO



1. Chi mi servirà costantemente recitando il mio Rosario, riceverà qualche grazia speciale.


2. A tutti coloro che devotamente reciteranno il mio Rosario prometto la mia specialissima protezione e grandi grazie.


3. Il Rosario sarà un’arma potentissima contro l’inferno, distruggerà i vizi, dissiperà il peccato e abbatterà le eresie.


4. Il Rosario farà rifiorire la virtù e le opere sante, farà conseguire alle anime copiosissime misericordie di Dio, e tirerà i cuori degli uomini dall’amore vano del mondo all’amore di Dio, e li solleverà al desiderio delle cose eterne. Quante anime si salveranno con questo mezzo!


5. L’anima che a me si raccomanda con il Rosario non perirà.


6. Chiunque recita devotamente il Santo Rosario con la considerazione dei suoi Sacri Misteri, non sarà oppresso da disgrazie, non verrà castigato dalla giustizia di Dio, non perirà di morte improvvisa: ma si convertirà se peccatore, e si conserverà in grazia se giusto, e sarà fatto degno della vita eterna.


7. I veri devoti del mio Rosario non morranno senza i Santissimi Sacramenti.


8. Voglio che coloro che recitano il mio Rosario in vita e in morte abbiano la pienezza delle grazie, e in vita e in morte siano ammessi a partecipare ai meriti dei Beati del Paradiso.


9. Io ogni giorno libero dal Purgatorio le anime devote al mio Rosario.


10. I veri figli del mio Rosario godranno grande gloria in cielo.


11. Tutto quello che chiederai per il mio Rosario impetrerai.


12. Coloro che propagano il mio Rosario saranno da me soccorsi in ogni loro necessità.


13. Io ho ottenuto dal mio Figlio Divino, che tutti i membri della Confraternita del Rosario possano avere come loro confratelli tutta la corte celeste in vita e in morte.


14. Coloro che recitano il mio Rosario sono miei figli e fratelli a Gesù Cristo mio unigenito.


15. La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.

mercoledì 12 agosto 2009

Chiesa per Madre

"Non può avere Dio per Padre chi non ha la chiesa per Madre" diceva san Cipriano

mercoledì 27 maggio 2009

LE DIRETTIVE UFFICIALI DELLA SANTA SEDE SU MEDJUGORJE

UFFICIALI DELLA SANTA SEDE SU MEDJUGORJE

dal sito ufficiale di Radio Maria
http://www.radiomaria.it/documenti/dwnl.php?id=1201



Le direttive ufficiali della Sante Sede su Medjugorje
Cari amici,
lo scorso anno sono affluiti nella celebre parrocchia dell'Erzegovina 2 milioni di pellegrini da ogni parte del mondo, di cui 600.000 italiani, e circa 35.000 sacerdoti.
E' importante, sotto il profilo pastorale, che i pellegrini conoscano le direttive della Santa Sede su questo evento, di fronte alle quali eventuali posizioni contrarie sono da considerarsi opinioni personali.
La posizione della Santa Sede, esplicitata in vari Documenti (vedi nostro sito internet www.radiomaria.it sotto Medjugorje-Documenti) è stata recentemente sintetizzata da Sua Eminenza il Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, nel libro "L'ultima veggente di Fatima" - Ed Rai-Rizzoli - pag 103-107. Sua Santità Benedetto XVI ha voluto avvalorare il libro con una sua personale prefazione.
Al riguardo il Card. Bertone ha affermato:
1. "Le dichiarazioni del vescovo di Mostar riflettono un'opinione personale, non sono un giudizio definitivo e ufficiale della Chiesa".
Questa dichiarazione taglia le gambe a tutti coloro che si avvalgono delle dichiarazione del Vescovo di Mostar per attaccare Medjugorje in nome della Chiesa.
2. "Tutto è rinviato alla dichiarazione di Zara dei vescovi della ex Jugolavia del 10 Aprile 1991, che lascia la porta aperta a future indagini. La verifica deve, perciò, andare avanti".
E' la Santa Sede che a suo tempo non ha accolto il giudizio della commissione nominata dal Vescovo e ha deciso di affidare il caso alla Conferenza Episcopale della ex -Jugolavia. Quest'ultima ha lasciato la porta aperta a future indagini, essendo le apparizioni ancora in atto. Non è vero dunque che la Conferenza episcopale della ex -Jugoslavia abbia espresso un giudizio negativo.
3. "Nel frattempo sono permessi i pellegrinaggi privati con un accompagnamento pastorale dei fedeli".
I pellegrinaggi privati sono quelli organizzati privatamente dai fedeli, o da agenzie laiche, e si specifica che è bene che siano accompagnati dai sacerdoti. Questa precisazione è molto importante, sopratutto per il servizio delle confessioni.
4. "Infine, tutti i pellegrini cattolici possono recarsi a Medjugorje, luogo di culto mariano dove è possibile esprimersi con tutte le forme devozionali".
Viene qui ribadita l'assoluta libertà dei pellegrini di recarsi a Medjugorje, specificando che la Chiesa lo ritiene un luogo di culto mariano, dove è possibile partecipare alla Santa Messa, Confessarsi, fare la Via Crucis, l'Adorazione al Santissimo Sacramento...e così via.
Questa, cari amici, è la posizione ufficiale della Santa Sede su Medjugorje e queste sono le sue direttive, espresse dal Cardinale Segretario di Stato e avvalorate dal Santo Padre in persona.
Mentre esprimiamo la nostra gratitudine, assicuriamo loro la nostra preghiera alla Regina della pace, augurandoci che da parte di tutti ci sia obbedienza e umile sottomissione.
Vostro Padre Livio

domenica 26 aprile 2009

Medjugorje - Messaggio del 25 aprile 2009

Messaggio del 25 Aprile 2009
"Cari figli, oggi vi invito tutti a pregare per la pace e a testimoniarla nelle vostre famiglie affinché la pace diventi il più grande tesoro su questa terra senza pace. Io sono la vostra Regina della Pace e la vostra madre. Desidero guidarvi sulla via della pace che viene solo da Dio. Per questo pregate, pregate, pregate.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

Parola di Vita, Aprile 2009

Parola di Vita, Aprile 2009

"Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà" (Mt 24,42)

Hai osservato come in genere non vivi la vita, ma la trascini in attesa d’un "dopo", in cui dovrebbe arrivare il "bello"?Il fatto è che un "dopo-bello" deve arrivare, ma non è quello che tu ti aspetti.Un istinto divino ti porta ad attendere qualcuno o qualcosa che possa soddisfarti. E pensi magari al giorno di festa, o al tempo libero, o ad un incontro particolare… Ma passati questi, non resti soddisfatto, almeno pienamente. E riprendi il tran tran d’una esistenza non vissuta con convinzione, sempre in attesa.La verità è che, tra gli elementi che compongono anche la tua vita, ve n’è uno da cui nessuno può scappare; è l’incontro a tu per tu col Signore che viene. Questo è il "bello" al quale inconsciamente tendi, perché sei fatto per la felicità. E la piena felicità può dartela solo Lui.E Gesù, conoscendo quanto tu ed io siamo ciechi nella ricerca di essa, ecco che ci ammonisce:

"Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà".

Vegliate. State attenti. State svegli.Perché di molte cose non sei sicuro al mondo, ma di una certamente non puoi aver dubbi: che un giorno devi morire. E questo per il cristiano significa presentarsi davanti a Cristo che viene.Può essere che anche tu sia come i più che dimenticano la morte volutamente, di proposito. Hai paura di quel momento e vivi come se non esistesse. Dici con la tua vita terrena, col radicarti sempre più in essa: la morte mi fa tremare, quindi non c’è. Invece quel momento verrà. Perché Cristo viene certamente.

"Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà".

Con queste parole Gesù intende la sua venuta all’ultimo giorno. Come è salito al Cielo fra gli apostoli, così tornerà.Ma queste parole vogliono dire anche la venuta del Signore alla fine della vita di ogni uomo. Del resto, quando l’uomo muore, per lui il mondo è finito.E giacché non sai se Cristo viene oggi, stasera, domani, o fra un anno o più, devi vigilare. Proprio come quelli che stanno svegli perché sanno che i ladri verranno a svaligiare la loro casa, ma non ne conoscono l’ora.E, se Gesù viene, vuol dire che questa vita è passeggera. E se è tale, anziché svalutarla, devi dare ad essa la massima importanza. Devi prepararti per quell’incontro con una vita degna.

(…)"Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà".

Certamente occorre che anche tu vigili. La tua vita non è solo un pacifico susseguirsi di atti. E’ pure una lotta. E le tentazioni più varie, come quelle sessuali, quelle della vanità, dell’attaccamento al denaro, della violenza, sono i tuoi primi nemici.Se vigili sempre, non ti lascerai prendere di sorpresa.Ma vigila bene chi ama. E’ dell’amore vigilare.Quando si ama una persona, il cuore vigila sempre attendendola, e ogni minuto che passa senza di lei è in funzione di lei.Così fa una sposa amorosa quando fatica, o prepara quanto può servire al suo sposo assente: fa ogni cosa in vista di lui. E quando arriva, nel suo saluto esultante c’è tutto il gioioso lavoro della giornata.Così fa una mamma, quando prende un piccolo riposo durante l’assistenza del suo ragazzo ammalato. Dorme, ma il suo cuore veglia.Così agisce chi ama Gesù. Fa tutto in funzione di Lui, che incontra nelle semplici manifestazioni della sua volontà in ogni attimo, e incontrerà solennemente nel giorno in cui verrà.E’ il 3 novembre 1974.Si conclude a Santa Maria, nel sud del Brasile, un incontro spirituale di 250 giovani, di cui la maggior parte proviene dalla città di Pelotas.Il primo pullman, con quarantacinque persone, parte: tanti canti, tanta gioia, tanto amore a Gesù. Ad un certo punto del viaggio alcune ragazze dicono insieme il rosario coi misteri dolorosi e chiedono alla Madonna la fedeltà a Dio, fino alla morte.In una curva, per un guasto meccanico, il pullman precipita in un burrone d’una cinquantina di metri, capovolgendosi tre volte. Muoiono sei ragazze.Una sopravvissuta dice: "Ho visto la morte da vicino, però non ho avuto paura perché Dio era lì".Un’altra: "Quando mi sono accorta che potevo muovermi, in mezzo ai rottami, ho guardato il cielo stellato e, inginocchiata fra i corpi delle mie compagne, ho pregato. Dio era lì accanto a noi…". Il babbo di Carmen Regina, una delle vittime, ha raccontato che spesso la figlia ripeteva: "E’ bello morire, papà, si va a stare insieme a Gesù".

"Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà".

Le giovani di Pelotas, perché amavano, vigilavano, e quando è venuto il Signore gli sono andate incontro con gioia.

Chiara Lubich

Chiara Lubich - Testamento spirituale


Chiara Lubich
IL MIO TESTAMENTO


Se oggi dovessi lasciare questa Terra e mi si chiedesse una parola, come ultima che dice il nostro Ideale, vi direi – sicura d’esser capita nel senso più esatto -:«Siate una famiglia». Vi sono fra voi coloro che soffrono per prove spirituali o morali? Comprendeteli come e più di una madre, illuminateli con la parola o con l’esempio. Non lasciate mancar loro, anzi accrescete attorno ad essi, il calore della famiglia. Vi sono tra voi coloro che soffrono fisicamente? Siano i fratelli prediletti. Patite con loro. Cercate di comprendere fino in fondo i loro dolori. Fateli partecipi dei frutti della vostra vita apostolica affinché sappiano che essi più che altri vi hanno contribuito.Vi sono coloro che muoiono? Immaginate di essere voi al loro posto e fate quanto desiderereste fosse fatto a voi fino all’ultimo istante. C’è qualcuno che gode per una conquista o per un qualsiasi motivo? Godete con lui, perché la sua consolazione non sia contristata e l’animo non si chiuda, ma la gioia sia di tutti. C’è qualcuno che parte? Lasciatelo andare non senza avergli riempito il cuore di una sola eredità: il senso della famiglia, perché lo porti dov’è destinato. Non anteponete mai qualsiasi attività di qualsiasi genere, né spirituale, né apostolica, allo spirito di famiglia con quei fratelli con i quali vivete. E dove andate per portare l’ideale di Cristo… niente farete di meglio che cercare di creare con discrezione, con prudenza, ma decisione, lo spirito di famiglia. Esso è uno spirito umile, vuole il bene degli altri, non si gonfia... è, insomma, la carità vera, completa. Insomma, se io dovessi partire da voi, in pratica lascerei che Gesù in me vi ripetesse: «Amatevi a vicenda... affinché tutti siano uno».


Chiara Lubich


25 dicembre 1973

Chiara Lubich - L'arte di amare


L’ARTE DI AMARE
Di Chiara Lubich

Amare tutti. E per realizzare questo,amare il prossimo. Ma chi è il prossimo? Lo sappiamo : non dobbiamo cercare lontano : il prossimo è il fratello che ci passa vicino nel momento presente della vita… amare questo prossimo ora. Quindi non un amore platonico, non un amore ideale: amore fattivo. Bisogna amare non in modo astratto e futuro,ma in modo concreto e presente,adesso.”

“Occorre intendere nel senso più vero,nel modo più giusto,l’amore. L’uomo si sente veramente amato da un altro se questi riesce a farlo contento. Si capisce allora come a volte il nostro non è vero amore,quando, ad esempio, ci tratteniamo su argomenti, teniamo atteggiamenti, prestiamo attenzioni che non interessano all’altro. Il vero comportamento che interpreta la parola “amare”, “amare” è il farsi uno,andare incontro al fratello, ai suoi bisogni, addossarsi le sue necessità,come anche i suoi dolori”.

“un'altra caratteristica dell’amore,che è conosciuta,riportata in tutti i libri sacri, e che da sola basterebbe, se vissuta , a fare di tutto il mondo una grande famiglia è : amare come se stessi, fare agli altri quello che si vorrebbe fosse fatto a sé, non fare agli altri quello che non si vorrebbe fosse fatto a sé”.

Amate i vostri nemici: questo si capovolge i nostro modo di pensare e fa dare a tutti una sterzata al timone della propria vita!”

“Alzarsi al mattino e dire soltanto questo: << Amerò per primo tutti quelli che incontro durante la giornata ; questo e quell’altro, sempre per primo,sempre per primo,sempre per primo>> . Lanciarsi sempre ad amare per primi. Che vita meravigliosa!”

“Prova ad amare chi ti sfiora nel momento presente della vita e scoprirai nell’animo tuo nuovi germogli di forze prima non conosciute: esse daranno sapore alla tua vita e risponderanno ai tuoi mille perché”

“Bisogna spalancare il cuore, rompere tutti gli argini e mettersi in cuore la fratellanza universale: io vivo per la fratellanza universale!”

“Amare tutti dunque. Un principio universale. Sentito dagli uomini di ogni epoca, e sotto ogni cielo”.

Amiamo il fratello. I fratelli sono la nostra grande occasione. Non perdiamone una, durante tutto il giorno”.

Chiara Lubich


Fondatrice del movimento dei focolarini

giovedì 5 marzo 2009

Parola di Vita, Marzo 2009

“Qualunque cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà” (Gv 16,23)


Il più assurdo spettacolo, che puoi osservare in questo mondo, è da una parte la presenza di uomini sbandati, sempre alla ricerca, che, nelle inevitabili prove della vita, sentono l’angoscia del bisogno, dell’aiuto e il senso dell’orfanezza e, dall’altra, la realtà di Dio, Padre di tutti, che nulla desidera tanto quanto usare della sua onnipotenza per esaudire i desideri e le necessità dei suoi figli.E’ come un vuoto che chiama un pieno. E’ come un pieno che chiama un vuoto. Ma non s’incontrano.La libertà di cui l’uomo è dotato può fare anche questo danno.Ma Dio non cessa di essere Amore per coloro che Lo riconoscono.Senti cosa dice Gesù:

“Qualunque cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà”

Ed eccoti a considerare una di quelle parole ricche di promesse che ogni tanto nel Vangelo Gesù ripete. Con esse ti insegna, con accenti e spiegazioni varie, come ottenere ciò di cui abbisogni. (…)Solo Dio può parlare così. Le sue possibilità sono senza limiti. Tutte le grazie sono in suo potere: quelle terrene, quelle spirituali, quelle possibili e quelle impossibili.Ma ascolta bene.Egli ti suggerisce “come” devi presentarti al Padre per la tua richiesta. “Nel mio nome” dice.Se hai un po’ di fede queste tre brevi parole dovrebbero metterti le ali.Vedi, Gesù che è vissuto qui fra noi sa gli infiniti bisogni che abbiamo e che hai ed ha pena di noi. E allora, per quanto concerne la preghiera, s’è messo lui di mezzo ed è come ti dicesse: “Va’ dal Padre a nome mio e chiedigli questo e poi questo e poi questo”. Egli sa che il Padre non può dirgli di no. E’ suo figlio ed è Dio.Non vai in nome tuo dal Padre, ma in nome di Cristo. Ricordi il proverbio: “Ambasciator non porta pena”?Tu, andando al Padre in nome di Cristo, fungi da semplice ambasciatore.Gli affari si sbrigano fra i due interessati.Così pregano moltissimi cristiani che potrebbero testimoniarti le grazie senza numero ricevute. Esse rivelano quotidianamente che su di loro vigila attenta e amorosa la paternità di Dio.

“Qualunque cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà”.

A questo punto può essere che tu mi risponda: “Ho chiesto, ho chiesto, nel nome di Cristo, ma non ho ottenuto”.Può essere. T’ho detto sopra che Gesù invita in altri passi del Vangelo a chiedere e dà ulteriori spiegazioni, che forse ti sono sfuggite.Egli dice, ad esempio, che ottiene chi “rimane” in Lui, e vuol dire nella Sua volontà. (…)Ora può essere che tu abbia a chiedere qualcosa che non rientra nel disegno di Dio su di te e Dio non vede utile alla tua esistenza su questa terra o nell’altra vita, o pensa addirittura dannoso.Come fa Egli, che t’è padre, ad esaudirti in questi casi? T’ingannerebbe. E questo non lo farà mai.E allora sarà utile che, prima di pregare, tu ti metta d’accordo con Lui e gli dica: “Padre, io ti chiederei questo in nome di Gesù, se ti pare che vada bene”.E, se la grazia richiesta si concilierà col piano che Dio nel suo amore ha pensato per te, s’avvererà la parola:

“Qualunque cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà”.

Può essere pure che tu chieda grazie, ma non abbia nessuna intenzione di adeguare la tua vita a quanto Dio domanda.Anche in questo caso ti parrebbe giusto che Dio ti esaudisca? Egli non vuol darti solamente un dono, vuol donarti la felicità piena. E quella si ottiene cercando di vivere i comandamenti di Dio, le sue parole. Non basta pensarle soltanto, nemmeno limitarsi a meditarle, occorre viverle.Se così farai, otterrai ogni cosa.Concludendo: vuoi ottenere grazie?Chiedi pure qualsiasi cosa, nel nome di Cristo, ponendo la tua prima attenzione alla Sua volontà, con la decisione di obbedire alla legge di Dio.Dio è felicissimo di donare grazie. Purtroppo il più delle volte siamo noi a chiudergli le mani.
Chiara Lubich

Parola di vita, novembre 1978, pubblicata per intero in “Essere la Tua Parola. Chiara Lubich e cristiani di tutto il mondo”, vol. I, Roma 1980, p.123-126.

Parola di Vita di Chiara Lubich

La parola di vita è una frase del Vangelo, presa dalla liturgia del mese, commentata da Chiara Lubich; esce ogni mese.

Il successo secondo Ralph Waldo Emerson

Ridere spesso e di gusto;
ottenere il rispetto di persone intelligenti e l'affetto dei bambini;
prestare orecchio alle lodi di critici sinceri e sopportare i tradimenti di falsi amici;
apprezzare la bellezza;
scorgere negli altri gli aspetti positivi;
lasciare il mondo un pochino migliore,si tratti di un bambino guarito,di un aiuola o del riscatto da una condizione sociale;
sapere che anche una sola esistenza è stata lieta per il fatto che tu sei esistito.
Ecco tutto questo è avere successo.
(Ralph Waldo Emerson)

lunedì 16 febbraio 2009

Madre Teresa di Calcutta - DAI IL MEGLIO DI TE


DAI IL MEGLIO DI TE


L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico

NON IMPORTA, AMALO


Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici

NON IMPORTA, FA' IL BENE


Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici

NON IMPORTA, REALIZZALI


Il bene che fai verrà domani dimenticato

NON IMPORTA, FA' IL BENE


L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile

NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO


Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo

NON IMPORTA, COSTRUISCI


Se aiuti la gente, se ne risentirà

NON IMPORTA, AIUTALA


Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci

NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE


(Madre Teresa di Calcutta)

Madre Teresa di Calcutta - INNO ALLA VITA

INNO ALLA VITA




La vita è un'opportunità, coglila.

La vita è bellezza, ammirala.

La vita è beatitudine, assaporala.

La vita è un sogno, fanne realtà.

La vita è una sfida, affrontala.

La vita è un dovere, compilo.

La vita è un gioco, giocalo.

La vita è preziosa, abbine cura.


La vita è ricchezza, valorizzala.


La vita è amore, vivilo.


La vita è un mistero, scoprilo.


La vita è promessa, adempila.


La vita è tristezza, superala.


La via è un inno, cantalo.


La vita è una lotta, accettala.


La vita è un'avventura, rischiala.


La vita è la vita, difendila.




(Madre Teresa di Calcutta)

Madre Teresa di Calcutta - AMA LA VITA

AMA LA VITA
Ama la vita così com'è
Amala pienamente,senza pretese;
amala quando ti amano o quando ti odiano,
amala quando nessuno ti capisce, o quando tutti ti comprendono.
Amala quando tutti ti abbandonano, o quando ti esaltano come un re.
Amala quando ti rubano tutto, o quando te lo regalano.
Amala quando ha senso o quando sembra non averlo nemmeno un pò.
Amala nella piena felicità, o nella solitudine assoluta.
Amala quando sei forte, o quando ti senti debole.
Amala quando hai paura, o quando hai una montagna di coraggio.
Amala non soltanto per i grandi piaceri e le enormi soddisfazioni;
amala anche per le piccolissime gioie.
Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe,
amala anche se non è come la vorresti.
Amala ogni volta che nasci ed ogni volta che stai per morire.
Ma non amare mai senza amore.
Non vivere mai senza vita!
(Madre Teresa di Calcutta)

Lo scopo di questo Blog

Ciao a tutti,
Questo blog l'ho creato con lo scopo di inserire brani,frasi,argomenti.. che ritengo importanti o che semplicemente desidero condividere con voi.
Cose a cui in genere non ci si pensa,soprattutto perchè non se ne ha l'occasione.
Spero possiate trovare cose che vi possano interessare e anche far riflettere,
Con questo augurio apro questo blog.

Grazie a tutti voi che leggete queste righe,

Paolo

domenica 15 febbraio 2009

Il perchè del titolo di questo blog

Oggi pomeriggio (domenica 15 febbraio) , mentre ero al telefono con il mio amico Sam, lui mi ha chiesto "Che tempo fa li?"
Allora ho alzato gli occhi ed ho guardato il cielo.. era meraviglioso e c'erano anche diverse mongolfiere bellissime,che raramente si vedono nelle nostre zone ed ho pensato ..
A volte abbiamo solo bisogno che qualcuno ci dica "guarda in alto"...